Se fossero stati altri tempi avrei potuto titolare questo post: “il diavolo e l’acqua santa: dalla voce del capitalismo alla voce del comunismo”
Ma siamo nel 2014 e le cose sono profondamente diverse (e meno male aggiungerei)
Tanto per cominciare subito l’anno nel modo migliore, oggi sono stato coinvolto su due diverse testate giornalistiche: su Radio24 e sull’Unità
Radio 24: Internet ci ruba il tempo?
Stamattina sono stato ospite della trasmissione radiofonica 24 Mattina in onda su Radio 24 a parlare di una ricerca pubblicata qualche settimana fa che sosteneva che Internet ruba ogni giorno due ore del nostro tempo.
Oltre al sottoscritto, coordinati dalla conduttrice Anna Migliorati (in attesa del ritorno del conduttore “storico” Alessandro Milan), Enrico Pagliarini giornalista (e conduttore della trasmissione 2024 sempre su Radio24) e Lia Celi, autrice televisiva, conduttrice della curiosa trasmissione “Celi: mio marito“.
I temi sono stati quelli tipici del talk radiofonico sui social media:
1. Internet ci fa perdere tempo?
2. Gli adolescenti perdono tempo sui social network?
3. Come gestiscono la situazione i genitori?
4. I social network come nuovo ambito di business
5. Fino a che punto i profili dei social network sono “veri”?
6. I social network strumenti per gestire relazioni, più che costruire
7. L’economia digitale europea, arranca rispetto agli USA?
8. I social media come nuovo panorama editoriale
Per i curiosi, qui è possibile riascoltare la puntata in versione podcast (o streaming): sono i primi 27 minuti
L’Unità: L’ascesa del web visuale e i selfie
Sempre oggi 2 gennaio in edicola c’è il primo numero dell’anno de L’Unità (il glorioso quotidiano fondato da antonio Gramsci).
Un enorme paginone pieno di selfie vi aspetta a pagina 14 con un articolo a firma mia dal titolo “Selfie: l’inarrestabile ascesa del web visuale”
L’articolo mi è stato commissionato da Luca Landò, direttore dell’Unità, in seguito a un seminario che ho tenuto qualche giorno fa proprio nella redazione del quotidiano.
L’attacco l’ho fatto sui selfie – giusto per catturare l’attenzione – ma il contenuto parla dei motivi del successo del web visuale: ovvero perché su Facebook i contenuti più postati/condivisi sono foto? Qual è il social media con il maggior tasso di crescita (si: Instagram e Tumblr), ma soprattutto, come giustificare il successo di foto, infografiche, vignette eccetera? Solo narcisismo? (ovviamente no…)
Per chi fosse interessato ai dati, molte delle informazioni citate nell’articolo sono disponibili qui sul mio post su come i social media hanno “interpretato” il 2013.